ISLANDA – MINI REPORTAGE Mirella e Claudio
Dopo due anni di pandemia, avevamo voglia di cieli infiniti, orizzonti, natura, aria aperta, spazi. Finalmente, siamo riusciti a partire, e abbiamo scelto come meta l’Islanda.
Abbiamo fatto la scelta giusta: questa Isola, grande quasi un terzo dell’Italia, è un trionfo della Natura…non di quella rigogliosa o luminosa delle foreste o degli oceani, ma di quella “potente” dei vulcani e dei ghiacciai.
L’abbiamo percorsa, con un viaggio di gruppo, partendo dalla capitale Reykjavik, che si trova a sud ovest, spostandoci poi in senso orario, attraversando la bellissima penisola dello Snaefellsnes, salendo poi a nord verso i fiordi settentrionali, proseguendo verso est fino alla città di Akueyri, raggiungendo il lago Myvatn e i fiordi orientali, scendendo poi verso sud dove si trova il più grande ghiacciaio dell’isola e la sua laguna di iceberg, e tornando poi a Reykjavik.
Il tutto, tra vulcani, cascate, geyser, fiordi, montagne di basalto, pozze di fango bollente, infinite colate di lava,Bird whatching, distese di erba verdeggiante, avvistamento di balene, ghiacciai, spiagge nere, e storie di elfi, trolls e vichinghi.
Un clima adatto a questa terra estrema, che nel giro di un’ora passa da un cielo azzurro ad una pioggia pungente e gelida.
Un viaggio meraviglioso, commuovente, che ci ha lasciato dentro la voglia di tornare, per riassaporare l’asprezza di questa Natura Potente. Un viaggio faticoso per certi versi, adatto a chi non ha problemi a adattarsi al meteo maldestro, al freddo, alle lunghe percorrenze nel nulla, ma che ripaga di tutto.
Islanda
Un viaggio che è stato anche una lezione di vita, che dopo averti lasciato ad intendere, con i suoi
vulcani imprevedibili e temibili, che non sei altro che un granello di sabbia nell’universo, ti lascia senza fiato quando, girando una curva, ti trovi davanti lo spettacolo di un fiordo inondato dalla luce di un sole limpido in un cielo terso, o di una inaspettata aurora boreale estiva.
Favolosa Islanda.
